Anche se correlata, l’accettazione non è la stessa cosa dell’autostima. Mentre l’autostima si riferisce specificatamente a quanto ci sentiamo validi o utili, l’accettazione allude ad affermazioni molto più globali su se stessi.
Quando ci accettiamo, siamo capaci di abbracciare tutte le sfaccettature di noi stessi – non solo le parti positive, più “stimabili”. Come tale, l’accettazione è incondizionata, libera da ogni qualificazione.
Sappiamo riconoscere le nostre debolezze, i nostri limiti e lati deboli, ma questa consapevolezza non interferisce in alcun modo con la nostra abilità di accettare pienamente noi stessi.
Dico regolarmente ai miei pazienti in terapia che se vogliono davvero migliorare la propria autostima, devono esplorare le parti di loro stessi che non sanno ancora accettare.
Piacersi di più ha soprattutto a che fare con l’accettazione. Ed è solo quando smettiamo di giudicare noi stessi che possiamo rendere stabile un senso più positivo di quello che siamo.
Ed è per questo che credo che l’autostima aumenti naturalmente appena smettiamo di essere così duri con noi stessi. Ed è esattamente il fatto che l’accettazione includa molto di più che solo l’autostima, il motivo per cui la vedo come il punto cruciale per arrivare a uno stato di felicità e benessere.
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Elvino Miali
medico psicoterapeuta
counselor – coach