Perché non riesci a dimenticarlo?

Hai dedicato molto tempo, energia e risorse ad essa, come la crescita e la gestione dei figli, l’attenzione alle esigenze del partner, la ricerca di interessi e attività comuni, la creazione di continui nuovi stimoli.

Inoltre, e soprattutto, hai investito emozioni e sentimenti: l’amore, la passione, l’entusiasmo e la speranza per il futuro.

Puoi aver sognato una vita insieme e aver avuto aspettative elevate in merito a quel compagno che sembrava quasi perfetto e alla qualità della storia costruita con lui.

Forse temi di non riuscire a trovare una relazione simile in futuro: il tuo coinvolgimento, con il contributo delle strategie adottate dal soggetto tossico, è cresciuto di pari passo alla convinzione che il manipolatore sia l’unico partner adatto a te e che nessun altro potrà prenderne il posto.

A questo si è magari aggiunta col tempo la sua continua svalutazione, che, se non gestita con strumenti di consapevolezza, rischia di minare la tua autostima, portandoti ad auto-giudicarti inadeguata/o per chiunque altro e rafforzando la paura di rimanere sola/o.

Per superare queste difficoltà, concentrati sulla tua guarigione e sulla costruzione di una vita sana e appagante: la riscoperta di vecchie amicizie e relazioni sociali, la ricerca di nuovi hobby e interessi, la partecipazione a gruppi di supporto, la consulenza professionale.

Cerca di non colpevolizzarti per la deriva che ha preso la relazione, riconoscendo che la responsabilità dell’abuso è del narcisista.

Passo dopo passo, con sempre maggiore determinazione, puoi iniziare a liberarti dalla dipendenza emotiva e a costruire una vita migliore per te.

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Buon cammino