Ecco come iniziare a mettere una distanza tra quella gabbia emotiva invisibile che ti circonda
La prima volta che un narcisista ti svaluta pesantemente non hai la freddezza di ragionare.
Ti poni mille domande, alla ricerca di quella fantastica persona che avevi conosciuto all’inizio.
Non ci si abitua mai ai maltrattamenti e ogni volta il trauma si rinnova.
Tutto potrebbe venirti in mente, tranne che un giorno, ragionando a mente fredda, potresti considerare quelle svalutazioni un grande complimento.
Un complimento? Ogni sorta di insulto volgare, un complimento?
Si! E prima lo comprenderai, prima metterai distanza tra quella gabbia emotiva invisibile che ti circonda.
Tu incarni ciò che la persona narcisista non riesce a provare.
Sei capace di sorprenderti, entusiasmarti ed esprimere felicità, sentimenti che il narcisista non è in grado di provare e che giudica stupide frivolezze.
Si tratta di invidia: la tua capacità di gioire gli ricorda la sua mancanza di umanità.
E per di più, la svalutazione si fa più accanita nel momento in cui ha già trovato con chi sostituirti.
Purtroppo la dipendenza biochimica ti porta a sentire la sua mancanza e a farti ogni sorta di ‘mea culpa’.
Quindi, se proprio vuoi fare autocritica, diventa consapevole che anteporre gli interessi altrui ai tuoi non è sempre, come in questo caso, un’idea felice.
Il comportamento manipolatorio del narcisista ti spinge a dubitare dei tuoi pregi, ma presto capirai che le sue manipolazioni sono un grande tributo ai tuoi punti di forza.