Accettazione e cambiamento

 

Cambiamento o accettazione?

Da sempre questi due termini sono concepiti in contrapposizione tra di loro.

Eppure, paradossalmente, quando smetti di lottare e ti arrendi alla situazione, succede che la sofferenza lascia il posto a un senso di maggior benessere.

Questo risultato ci porta a due osservazioni.

La prima è che  probabilmente ciò che stavi facendo, attraverso l’accanimento e la non accettazione, alimentava il problema.

La seconda è che, non solo il risultato desiderato si allontanava, ma il tutto era accompagnato da un costo molto alto: il prezzo dell‘autodisprezzo.

A questo punto immagino tu stia pensando che arrenderti non e’ quello che vuoi. 

Ed infatti non e’ la resa che suggerisco, ma l’invito a non portare la tua determinazione verso l’autodisprezzo, bensi’ verso la comprensione e l’accettazione.

E’ stupefacente vedere come questo passaggio possa innescare un cambiamento della qualità della vita che non avresti ritenuto possibile. 

Naturalmente l’evoluzione autentica non avviene quando questa comprensione accade solo da un punto di vista razionale, ma quando nel concreto, nei quotidiani momenti della giornata, l’accettazione viene esercitata verso chi agisce o pensa diversamente da te.

Certo, perché critica e autocritica sono due facce della stessa medaglia ed allenarsi ad accettare gli altri è un ottima palestra per imparare ad accettare se stessi.

Se poi la vita in alcuni momenti si dimostra difficile e scomoda, allora la preghiera degli alcolisti anonimi può venire in soccorso: 

“Signore,

dammi la forza di cambiare le cose che posso modificare,

la pazienza di accettare quelle che non posso cambiare

e la saggezza per distinguere tra le une e le altre.”

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