Come affrontare le festività quando il cuore non è felice

Per sopravvivere alle feste e superare un periodo difficile serve ottimismo

Ho deciso di registrare questo video perché siamo nel pieno delle festività e mi è arrivata qualche domanda su come sopravvivere alle feste. 

Il problema è che il Natale è legato ad alcuni stimoli che ci portano nel passato e che ci attivano alcuni ricordi, chi è fortunato e ha avuto un’infanzia felice potrebbe averne in questo momento nostalgia o comunque nel migliore dei casi, considerare il Natale come un periodo di festa, di famiglia e di amicizia ma chi tutto questo non l’ha vissuto in maniera positiva, inevitabilmente questi stimoli visivi e sonori attivano sensazioni negative.

Quindi si pone il problema di come attraversare indenni questo periodo.

Non dobbiamo necessariamente trovare la bacchetta magica che ci elimini ogni sofferenza, avere la capacità di accettare gli aspetti oscuri e di ombra della nostra vita è anche un modo per non amplificare la sofferenza inutilmente, lottando contro i mulini a vento.

Quando dobbiamo affrontare un periodo difficile possiamo essere tentati dalla strada dell’ottimismo sfrenato, nel dire “questa volta non mi farò influenzare dalle sensazioni negative” poi inevitabilmente quando i problemi arrivano poi ti colgono impreparato perché il tuo ottimismo è molto distante dalla realtà.

Quindi quello che voglio trasmetterti oggi è una modalità di pensiero, chiamata dis-pensiero, che permette di essere sì ottimisti ma anche realisti, cioè quando il problema arriva prevedere in anticipo delle soluzioni che ti permetteranno di affrontarlo.

Se il problema è, per esempio, avere la tentazione di ricontattare l’ex che con tanta fatica abbiamo messo nel no contact oppure la tentazione di cedere a un suo ritorno, che si può fare?

Ecco anche se dici a te stessa “no, questa volta non rispondo o non ci ricasco”, sai che anche in passato ci sei caduta, per quanto ti puoi dire che non fumi, non bevi o non mangi più sappiamo che non è facile, quindi prevedere in anticipo l’attimo di fragilità ci può permettere di trovare dei piani B.

Nel momento della crisi avere a portata di mano il numero di telefono di una persona da chiamare, che magari hai avvisato in anticipo e con la quale hai stretto un patto, per così dire: “piuttosto che chiamare lui chiama me, anche alle tre di notte!”.

Magari questa persona non sarà molto felice ma potete scambiarvi i favori: io ti aiuto a sopravvivere nei momenti di crisi, quando stai per mangiare un chilo di Nutella e tu mi aiuti quando sto per cedere e sto per chiamare lui.

Programmare un viaggio e quindi eliminare completamente tutti gli stimoli del Natale e andare all’estero, ma questo non è fattibile per tutti ma può benissimo essere una passeggiata brucia calorie, cioè distrarti e cercare di stimolare nel corpo e nella mente quelle endorfine che l’attività fisica produce.

Ma se tutto questo ottimismo non funziona cosa fare? C’è una tecnica infallibile: 11 minuti per piangere.

Ti metti di fronte a un quaderno e scrivi: se la tua voce critica dice “è stata colpa tua, potevi essere di più…” o qualsiasi cosa ti critichi, tu dalle spazio, dalle corda e falla sfogare, quindi amplifica l’autocritica fino a stare male per 11 minuti, spremi quel limone del malessere per 11 minuti e se non ti bastano puoi arrivare a 21 e dopo il resto della giornata sarà libero da questa sofferenza. 

Per le tentazioni alimentari: trasgredire o non trasgredire? Trasgredisci poco e in maniera controllata. Fai la dieta prima delle feste, inizia la dieta prima delle feste…sembra assurdo ma non ti dico di non mangiare ma solo di trasgredire in maniera limitata, questo ti permetterà di arrivare al 6 gennaio con una bilancia che tutto sommato è come prima delle feste e dopo magari la dieta sarà più sensata.

Chi si abbuffa durante le feste prende due-tre chili e poi lo sforzo a gennaio è solo quello di perdere quei due-tre chili. Questo per quanto riguarda l’alimentazione.

Qualcosa di positivo: pensa alle persone che ti sono state vicine durante quest’anno.

Fai una telefonata di ringraziamento, il sentimento di gratitudine può soppiantare per un momento e per tutta la giornata le sensazioni negative che potresti avere. Esso ti può risollevare l’animo e se lo prendi come abitudine contribuirà alla tua felicità. Poi ci sono i nuovi progetti, anche in questo caso immagina te stessa tra sei mesi che avrai raggiunto determinati risultati o che sei caduta in vecchie abitudini e vecchi comportamenti tossici, sia che sia tu stessa a negarti delle possibilità positive, sia che siano incidenti di percorso o contributi di altre persone più o meno tossiche.

Immagina di andare  a destra, dove c’è il te stesso che ha raggiunto determinati obbiettivi e vivi intensamente come se avessi raggiunto tutto questo, immagina come vivresti e come sarebbe spiare tra sei mesi dal buco della serratura e tutto fosse magicamente risolto o sulla strada della felicità. Quali saranno i tuoi valori e il tuo senso di  identità, per chi o per cosa vale la pena di fare tutto questo. Immagina il pianeta Terra dallo spazio e te che sei una di quelle lucette che rappresentano persone che stanno vivendo in maniera positiva, in allineamento con i propri valori e progetti che hanno un significato importante.

Questa è la mia tecnica: lasciati attrarre dal tuo futuro, tecnica che ho descritto in altri video e che è presente nei miei libri.

Infine una semplice considerazione: ricordo che quando facevo la guardia medica e dovevo fare dei turni allucinanti durante le festività, quello che pensavo era che “addà passà a nuttat'” ed è vero.

Il tempo passa ed è l’unica cosa certa, per cui considera questi giorni come tutti gli altri, giorni che passano per poter riprendere la routine con il nuovo anno.

Tuttavia non si può sempre fuggire dal passato e lavorare sulle proprie ferite, prima o poi, è una cosa buona da fare.

I cattivi ricordi non si possono eliminare ma si può senz’altro imparare a gestirli.

Buon cammino e buon nuovo anno.

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