Una delle emozioni più nobili ma che al tempo stesso fa elevare scudi e resistenze a protezione delle nostre ferite è il perdono.
“Perdonare io? Assolutamente: quello non non se lo merita!”. “Dovrebbe provare lui quello che ho provato io”. “Che mi chieda scusa e poi ne discutiamo!”
Sono le reazioni più comuni legati a questo tema.
Con l’articolo di oggi definiremo cosa non e’ il perdono, per sgombrare il campo da alcuni ostacoli che impediscono a questo stato d’animo di farsi strada in ognuno di noi.
In primis, perdonare non è un regalo a chi ci ha fatto un torto, ma è un dono che facciamo a noi stessi.
Gli studi dimostrano che alla capacita’ di perdonare è associata una vita più felice e in salute.
Perdonare non significa scusare l’altro: se provi rabbia a causa di una situazione subita, e’ quella l’emozione che ti devi permettere di sentire, fino in fondo. Accogliere e accettare la rabbia è il primo passo per riuscire poi a lasciarla andare.
Alla fine di tutto, il perdono arrivera’ come un sentimento che ti liberera’ dalla sofferenza.
Se pensi che il perdono equivalga a porre l’altra guancia o a dimenticare, non è così perche’ altrimenti non avresti imparato dall’esperienza. Perdonare ti farà guadagnare maggiore lucidità per dirigere le tue scelte e liberare energia per vivere la tua vita.
Ed infine, non significa riconciliarsi con l’altro: potrai anche decidere di non frequentare più quella persona, non perché provi ancora rancore ma perché senti che il tempo con quell’individuo è concluso.
Se l’altro ha sbagliato, vivrà le conseguenze dei suoi atti, ma questo non è incompatibile con la capacità di guardare con compassione colui che ha ancora un cammino da fare.
Scegli di meritare tutta la serenità che il perdono potrà regalarti: impara a perdonare.