A nessuno piace prendere atto di non essere padroni a casa propria: tutti vorremmo il cosiddetto “autocontrollo”: puntare razionalmente ad un certo obiettivo e sentire di avere tutte le risorse consce e inconsce che ti vengono dietro e sono al tuo servizio.
Il problema è che questo non è affatto scontato!
Probabilmente sei vittima del ciclo dell’auto miglioramento. Che cos’è? Quella cosa per cui decidi, un lunedì mattina, di voler raggiungere un obiettivo X con la tua forza di volontà, dopo un pò cominci a sentire la fatica, poi senti che stai cominciando a cedere, che non ce la fai più, e infine a un certo punto *crash*, la delusione.
Comincia così un periodo di penitenza, autocritica, autoflagellazione finchè non senti di aver in qualche modo pagato abbastanza, e dopo 20 frustrate hai un momento di sollievo, senti di aver espiato il peccato, motivo per cui a questo periodo di espiazione ne segue uno di pace psicologica, con la rinuncia all’obiettivo e finalmente un po’ di serenità.
Questo fino a quando il desiderio si fa di nuovo sentire e, come se non ci fossi già caduto una volta, il ciclo si ripete, e tu vuoi forzare questo sistema con la tua forza di volontà.
Questa tecnica è efficace solo se il tuo conto corrente emotivo, il tuo potenziale di crescita personale, felicità, equilibrio complessivo è alto.
In altre parole puoi permettertelo solo se sei già una persona felice e in equilibrio…
Fritz Perls, ideatore della psicoterapia della Gestalt, tantissimo in voga negli USA negli anni ’70, era testimone della nascita di un movimento di crescita personale un po’ troppo “positivo”: egli era infatti contrario al cambiamento prematuro di abitudini.
Riteneva più importante dare spazio al come entriamo nei problemi al fine di studiare anche come uscirne, e all’importanza della consapevolezza dell’intero sistema: non posso perdere tempo ad aggiustare una ruota, se è il motore che non va…
Io do tantissimo valore a questo tipo di logica, e al tempo stesso sono anche per i metodi integrati: mentre lavoro alla mia crescita personale e divento una persona più sana e più felice provo anche a togliermi qualche cattiva abitudine, perchè non vale la pena aspettare di diventare “iperconsapevoli” prima di eliminarla…
Infatti, con tutto il rispetto per Fritz Perls, l’abitudine alla sigaretta ad un certo punto se lo portò via…
A volte una momentanea rinuncia all’obiettivo, abbassare l’asticella, accettare la situazione attuale può essere un grande vantaggio per il proprio benessere personale, e da quel benessere è possibile fare il passo successivo.
Imparare a respirare, meditare, fare sport, curare la propria forma fisica possono essere obiettivi prioritari per portare equilibrio al sistema psicofisico: dunque, in attesa dei risultati, non dimenticare di goderti il percorso!