Come pensa chi raggiunge i propri obiettivi?

Oggi ti parlo di fortuna, e di come fortunati si diventa, così come sostiene lo psicologo Richard Wiseman, autore del libro “Fattore fortuna”.

Egli descrive la fortuna come la somma di due fattori fondamentali: l’opportunità e la preparazione. Se hai solo l’opportunità e non hai la preparazione, quando ti arriverà l’occasione giusta non avrai la possibilità di sfruttarla. Se invece hai la preparazione, ma non hai l’opportunità, beh, sei sfortunato.

Richard Wiseman riporta, nel suo libro, un esperimento condotto al fine di dimostrare che non tutti colgono le opportunità alla stessa maniera: gli sperimentatori misero su un vialetto che conduceva ad una villa (dove si sarebbero tenuti dei colloqui) una banconota da 20 dollari. Ebbene, man mano che i candidati arrivavano alcuni si accorgevano della banconota e la raccoglievano, altri invece, distratti dai loro pensieri, andavano oltre.

I ricercatori suddivisero poi le persone in ottimiste e pessimiste attraverso dei test, e il risultato dell’esperimento fu che tutti quelli classificati come ottimisti erano gli stessi che avevano notato la banconota.

Quindi fortunati si diventa se si è ottimisti? Sembra proprio di si…

Ma di che ottimismo stiamo parlando? Ambire ad una meta da un senso di onnipotenza illusoria, di speranza, il che è positivo, ma se la strategia finisce qui c’è un grande effetto collaterale: trascuri di fare i passi necessari, trascuri il processo che ti porta a quella meta.

Se vuoi sapere il tipo di ottimismo che io promuovo clicca qui per scaricare un file audio gratuito: non ti chiederò nessuna email ed è un gesto totalmente disinteressato.

Dunque ottimisti si diventa, se sai come farlo!

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