Psicoterapia dell’ansia. Strategie a breve e a lungo termine

Ecco come curare l’ansia ed imparare a gestirla

Nella mia attività di psicoterapeuta, in molti casi, le richieste hanno a che fare con la necessita’ di curare l’ansia o imparare a gestirla.

Molte di queste ansie sono da prestazione: parlare in pubblico, presentarsi ad un appuntamento, sostenere una prova d’esame o una prestazione sportiva.

Persino godere dei piaceri della vita può diventare un problema: la difficoltà nell’andare in vacanza o nel mangiare in presenza di altri può essere più o meno associata a depressione, poichè prima o poi ci si scontra col senso di impotenza.

La psicoterapia ha lo scopo di rafforzare la personalità andando alla radice.

Ma questo richiede tempo e pazienza, cosa non sempre compatibile con l’urgenza di voler risolvere il problema dell’ansia.

Personalmente lavoro su un doppio livello: mentre agisco sulla fiducia, sull’attaccamento e sulla comprensione delle modalità di stare al mondo che vengono alla luce, metto la persona in condizione di governare le proprie giornate anziché esserne vittima.

Una metafora per me efficace è la seguente.

Immagina 2 palazzi di 10 piani. In cima al primo metti il problema e in cima al secondo ci sei tu che lo guardi di fronte: in questo caso la lotta è alla pari e la sfida e l’ansia sono affrontabili.

Ma immagina che l’ansia cresca di 20 piani e che tu stia quindi osservando il problema dal basso verso l’alto: sentirai un senso di oppressione e l’incapacita’ di affrontare la situazione.

Immagina, adesso, di essere tu a crescere: vedrai la difficolta’ dall’alto verso il basso e cio’ che prima ti sembrava insormontabile potra’ essere affrontato da una posizione di forza ed attenzione.

Non sto ipotizzando di rendere l’ego ipertrofico, ma di accompagnare una crescita vera, fatta di autenticità, di accettazione, di gratitudine, di presenza, di amore.

Indubbiamente una bella sfida.

Il mio approccio ai clienti e’ questo: per i primi mesi lavoro per annullare il ricordo negativo di eventi del passato.

A questo punto l’ansia per l’avvenire è più gestibile, perché ripulita dai fantasmi di cio’ che e’ accaduto.

Poi si affronta il futuro, ma la tensione di fronte a una sfida sarà associata sempre meno alla debolezza e sempre più alla forza di chi si sente pronto.

Attenzione, però!

Non puoi fare a meno di agire concretamente l’esperienza: infatti una battaglia vinta dà molta più fiducia di una qualsiasi vittoria solo immaginata o sperata.

Buon cammino.

 

 

Torna in alto