Tutti noi aspettiamo di sentirci a nostro agio prima di fare qualcosa e questo è il motivo per cui rimandiamo la maggior parte delle cose che potremmo fare subito.
A cominciare dalla decisione di alzarci la mattina e non schiacciare ripetutamente il tasto “snooze”, a quella di alzare la mano e prendere la parola in una riunione; dall’avvicinare la ragazza che ti piace e parlarle, all’andare in palestra o a correre.
C’è una verità incontrovertibile che tutti sperimentiamo e cioè quella dell’esitare.
Quel momento di esitazione in più porta ad accorgerti delle sensazioni negative e di scomodità inviate dal tuo cervello per mantenere le cose come sono, per non muoversi, per non cambiare.
Saresti incosciente se ti buttassi con un paracadute senza un adeguato addestramento, ma la maggior parte delle cose che dobbiamo fare quotidianamente non sono imprese paragonabili all’andare sulla Luna o esibirci davanti ad una platea di migliaia di spettatori.
Semplicemente noi rispondiamo inconsciamente a un comando: ‘non cambiare’.
Quel senso di disagio o paura ha, per questo motivo, la meglio, e quello che pensavi di fare la sera precedente con gioia ed entusiasmo, per esempio svegliarti un’ora prima, deve fare i conti con la sensazione reale del mattino dopo: ossia non avere nessuna voglia di alzarti al nuovo orario.
Quando ho letto che Picasso ha realizzato cinquantamila pezzi d’arte nella sua vita e che di questi solo cento sono diventati dei capolavori, ho capito come quel grande esempio di creativita’ non abbia certo atteso gli effetti della legge dell’attrazione: ha dipinto senza sosta, per una media di due quadri al giorno.
Se rimani in attesa della sensazione giusta e di sentirti pronto per fare qualcosa, spesso non la farai.
Se aspetti di avere la certezza che i tuoi sforzi saranno coronati dal successo per agire, non agirai.
Il vero successo non sarà la meta che raggiungerai: il vero successo sarai tu!