Un valido allenatore deve essere mostrarsi pessimista o ottimista?
Essere troppo ottimisti fa correre il rischio di far calare l’attenzione e sottovalutare l’avversario.
D’altra parte il pessimismo durante la gara spezza le gambe e toglie sicurezza.
Gli studi di Albert Bandura sull’autoefficacia hanno dimostrato che il comportamento del coach ideale debba essere un sapiente mix tra pessimismo ed ottimismo.
Il pessimismo prima della partita ha lo scopo di tenere alta la tensione e prepararsi al massimo.
L’ottimismo della partita serve a far sentire “un leone” il o i propri giocatori.
Se questo è l’ideale non è proprio quello che si è visto nei quarti di finale di Winbledon osservando il comportamento dell’allenatore di chi alla fine ha perso la partita.
Ieri ho assistito in TV al match tra il croato Marin Cilic e lo svizzero plurivincitore Roger Federer.
Cilic vinceva due set a zero e stava giocando probabilmente il miglior tennis della sua carriera.
Era in fiducia contro un avversario che indubbiamente non è più all’apice già da un po’ ma che non manca di meravigliarci con le sue giocate di gran classe.
Sappiamo quanto nello sport tutto e nel tennis in particolare la componente psicologica giochi un ruolo importantissimo nei momenti decisivi.
Infatti tra il terzo e il quarto set Cilic ha perdeva tre occasioni (match point ) per far sua la partita mentre la fiducia dell’avversario saliva sempre più.
Alla fine Federer ha vinto una partita esaltando e commuovendo gli appassionati.
Secondo me Cilic ha perso sicurezza perché non è stato sostenuto nel momento decisivo dal suo allenatore Goran Ivanisevich.
Quando la inquadrava prima dei punti importanti l’allenatore di Cilic questi, anziché trasmettere sicurezza al suo pupillo, abbassava la testa per non guardare.
Probabilmente ti è accaduto qualche volta prima di un calcio di rigore, pensando: “non guardo, non voglio vedere …”
Mi immagino nei panni di Cilic mentre lancio uno sguardo nel mio angolo alla ricerca di sostegno: certamente notare che il mio coach se la sta facendo sotto dalla paura non è certo il massimo.
E’ lì a mio avviso che si è incrinata la sicurezza e che il rapporto di forze tra i giocatori in campo si è invertito.
Roger Federer vince al quinto set rimontando una situazione quasi impossibile e giocherà la sua undicesima semifinale in carriera nel più prestigioso torneo al mondo, forte di una forma fisica ritrovata e di una fiducia al top.
Cilic e Ivanisevic invece farebbero bene a leggere questo post.
Elvino Miali
Medico Psicoterapeuta
Counselor e Coach