Autostima e allineamento – 1^ parte

A volte mi viene chiesto: che cos’è la crescita personale?
Che cosa si intende esattamente?

Volendo dare una prima risposta alla domanda, posso dire che si tratta di un processo in cui diamo un valore sempre maggiore a noi stessi, un valore che può diventare autorealizzazione, successo personale e soddisfazione. Questo processo spesso di traduce in un incremento della fiducia in se stessi, sinonimo di autostima.

Migliorare il proprio livello di autostima è di fondamentale importanza per il successo nei diversi ambiti della propria vita.

Per questo motivo, in questo articolo voglio mostrarti il potere nascosto dell’equilibrio tra accettazione di sé e crescita personale

e una strategia per allineare i tuoi livelli neurologici, chiamala anche “centratura”, che può metterti direttamente a contatto con le tue energie e con il tuo potere di cambiamento.

È noto che star bene con se stessi permette di star bene anche con gli altri. Se stai bene con te puoi vivere con pienezza, determinazione e fiducia in ambito familiare, nelle relazioni di amicizia, a lavoro… ma che vuol dire esattamente star bene con se stessi?

Penso che questa semplice domanda sia quella giusta da porsi nel momento in cui ci si impegna in un percorso di crescita personale, una domanda che appartiene tanto ai clienti quanto a che si occupa, come me, di agevolare questi processi.

Sono un medico psicoterapeuta e da 16 anni lavoro come psicoterapeuta, counselor e trainer di gruppi di crescita personale e corsi di formazione  e voglio condividere con te un concetto che ritengo molto importante: indipendentemente dal punto di partenza in cui ci si trova avrà successo chi accetta i propri difetti senza rinunciare a migliorarsi.

Gli sportivi e i musicisti lo sanno molto bene: quanta accettazione dei propri errori e quanto desiderio di miglioramento c’è nel continuo “aggiustamento” del tocco di un giocatore di golf o di un chitarrista?

In questo concetto è racchiuso un equilibrio prezioso, tra accettazione di sé e voglia di cambiamento e cioè tra fiducia – che possiamo definire come senso di auto-approvazione del proprio valore personale – e crescita personale.

L’intreccio tra questi due aspetti mi porta a rivelarti anche che puoi realizzare e godere appieno di un percorso di crescita personale nel momento in cui scegli di migliorare la tua autostima!

Nel momento in cui il tuo percorso di crescita personale contribuisce ad accrescere la tua autostima ti accorgi di poter realizzare i tuoi desideri  con maggiore serenità e determinazione e viceversa: nel momento in cui ti impegni a raggiungere i tuoi obiettivi, ti accorgi di avere maggiore stima di te stesso!

Si tratta di un vero e proprio circolo virtuoso attraverso il quale puoi esprime la tua energia personale.

Qual è il trucco?

Ecco la strategia:

Allinea i tuoi livelli neurologici e libera le tue energie interne!

Utilizzando il modello dei livelli neurologici (o livelli logici) – formulazione teorica di Robert Dilts, cofondatore della PNL – che illustrerò a breve, puoi far luce su tre processi alla base delle consapevolezza di te stesso e della tua crescita personale: 1) il processo della riflessione, 2) dell’accettazione, 3) di un miglioramento personale.
 In questa foto sono con Robert Dilts,
in occasione del Viaggio dell’eroe, a Firenze nel 2006.

La teoria dell’allineamento prevede 6 differenti livelli neurologici, si tratta di veri e propri livelli ordinati gerarchicamente che descrivono le aree e le modalità del nostro investimento di energia nel momento in cui facciamo o immaginiamo di fare qualcosa.

Per avere un’idea immediata di questi livelli osserva l’immagine qui sotto:

Come puoi notare alla base c’è il livello ambientale:

 

(1) l’ambiente: il “dove” e il “quando” si realizza o può realizzarsi qualcosa, il contesto in cui ci troviamo, il luogo, il tempo, le relazioni …

Man mano che procedi verso il vertice superiore del triangolo ti accorgerai di come il livello interessato sia maggiormente vicino agli aspetti personali di ciascuno di noi:

(2) i comportamenti e le conoscenze: il livello del “che cosa faccio” e del “che cosa so”, cioè i miei comportamenti e le mie conoscenze di e in quell’ambiente;

(3) le capacità e le competenze: il “come” sappiamo cosa fare nell’ambiente, cioè le strategie, i modelli mentali;

(4) i valori e le convinzioni: il “perché” facciamo o decidiamo di fare qualcosa: i valori e le convinzioni per i quali diamo importanza e significato a quello che facciamo.

È questo un livello molto importante e complesso perché possiamo renderci conto di come i nostri pensieri e le nostre credenze condizionino il nostro agire potenziando le nostre performance, ma anche limitandole; è il caso delle voci critiche che possono bloccare le nostre energie e ostacolarci nel nostro percorso. Per non lasciarci condizionare in modo limitante dalle nostre convinzioni e dai nostri valori è importante che questi siano flessibili, adeguati all’ambiente e alle circostanze. È importante avere e sviluppare un costante adattamento creativo alla realtà!

E poi ci sono i livelli più alti, al quinto livello Dilts pone l’identità personale, cioè le immagini e le metafore che abbiamo di noi stessi:

(5) l’identità: il “chi sono”; si tratta un livello molto profondo riflettendo sul quale possiamo accorgerci proprio del grado di autostima che abbiamo e della disponibilità o meno al cambiamento e alla crescita personale.

Personalmente mi piace rievocare l’immagine di un faro, attribuire questa immagine a me stesso mi gratifica e mi dà stabilità anche nei momenti di cambiamento: un faro sta fermo ed è un riferimento anche nella tempesta!

(6) la spiritualità: il “per chi” o “per cosa” scelgo di fare quello che faccio, è il livello delle motivazioni superiori, della spiritualità, dello scopo della mia esistenza. Si tratta di un livello molto importante, è un vero e proprio carburante di motivazione in quanto ci fa essere protagonisti di qualcosa che va oltre noi stessi.

Nel momento in cui i tuoi 6 livelli neurologici (o energetici) sono allineati, in equilibrio, congruenti tra loro puoi sperimentare strategie di azione vincenti, migliorare le tue performance, perseguire la tua autorealizzazione e avvertire quella sana autostima che può farti sentire come un faro stabile e di riferimento per te e per gli altri, nelle tue azioni quotidiane, dalle più semplici alle più complesse, fino a quelle che di primo impatto ti sembrano impossibili.

In ultima battuta: valutare in modo realistico le caratteristiche dell’ambiente in cui ti trovi, le tue capacità e competenze e le modalità con cui le esprimi, essere consapevole di quanto desideri e dei valori che nutrono i tuoi desideri, accettare i limiti e allo stesso tempo sentirti disposto a rischiare un po’ e a metterti in gioco guidato da un buon senso di identità e da un solido scopo sono tutti aspetti dell’equilibrio prezioso di cui ti ho parlato, equilibrio che può consentirti di realizzare anche quello che pensi di non essere capace di fare … equilibrio che puoi raggiungere se … seguendo il circolo virtuoso tra accettazione  e desiderio di cambiamento …

SCEGLI DI MIGLIORARE LA TUA AUTOSTIMA!

1 commento su “Autostima e allineamento – 1^ parte”

  1. Articolo interessante! Mi piace come è stata trattata la relazione tra la crescita personale e l’autostima!

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