Perché è difficile scegliere tra rabbia autentica o finta accettazione ?
E’ preferibile fingere accettazione per il quieto vivere o esternare ciò che si pensa, anche sfogando la propria rabbia?
Ecco alcune ‘scuse’ tipiche di chi soffoca la rabbia, senza mai manifestarla:
- “Sono superiore”
- “Ho paura dell’altro e dunque cerco di non rendermelo nemico”
- “Arrabbiarsi non serve a niente: è dimostrato”
- “Odio le persone che si arrabbiano e dunque non sarò certo io a farlo”
Talvolta, le conseguenze relazionali degli sfoghi di rabbia possono essere peggiori rispetto a quelle che derivano dal decidere di ‘portare pazienza’: violenza, licenziamenti, clima insopportabile…
Tra esprimere la rabbia e soffocarla, e’ tendenzialmente meglio la prima ipotesi.
E’ più opportuno essere autentici che fingere tranquillita’ e consenso, perché gli effetti a lungo termine del trattenersi rischiano ripercussioni sulla nostra salute: vedi i sintomi psicosomatici e l’azione subita dagli organi-bersaglio.
Inoltre, e’ bene far sapere ai nostri interlocutori che nel caso in cui ci procurino problemi dovranno fare i conti con la nostra reazione, e che questa non sara’ delle migliori se qualcosa va a nostro sfavore.
Avviso ai timidi e agli accomodanti: pur di non azzardare richieste a chi si irrita con facilita’, chiederanno in continuazione a voi, il cui punto debole e’ la ricerca dell’approvazione degli altri. Col pericolo di impegnarvi tanto senza ricevere alcuna soddisfazione ed essere trattati come uno zerbino.
Quando occorre è bene non farsi trovare sprovvisti della capacità di farsi rispettare .
Mentre questa e’ la mia domanda agli eterni arrabbiati: quante esplosioni di rabbia vi sono davvero servite e quante hanno migliorato la vostra vita?
Ci sono cose che non vorremmo perdonare, perché la ferita fa ancora male e perché non rispecchia i nostri principi, ma ci sono alternative allo scoppio di rabbia.
- Trova il modo di non arrivare all’esplosione. Condividi di volta in volta le cose che non ti stanno bene.
- Sviluppa empatia, cioè la capacità di vedere le situazioni dal punto di vista dell’altro. Comprendere non significa privilegiare il suo punto di vista rispetto al tuo, ma aiuta a non sentire quel senso di ingiustizia che da’ origine alla collera, pur lasciando intendere chiaramente a chi ti sta di fronte che non avrà molti vantaggi nel romperti le scatole.
Più comprensione e accettazione ti faranno vivere meglio e trovare soluzioni.